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Sono state predisposte le Linee guida regionali per l’estensione della campagna vaccinale alle attività economiche e produttive (Linee_guida_Regione_Emilia_Romagna).

Linee guida regionali per l’estensione della campagna vaccinale alle attività economiche e produttive

La vaccinazione in ambito aziendale rappresenta un’iniziativa di sanità pubblica che deve essere armonizzata con la campagna vaccinale in atto per la popolazione generale. Lo scopo è di accelerare ed implementare, a livello territoriale, la capacità vaccinale rendendo più sicura la prosecuzione delle attività produttive e commerciali, accrescendo il livello di sicurezza degli ambienti di lavoro e dei lavoratori.

Come già anticipato nelle linee guida nazionali, viene precisato che la vaccinazione, in collaborazione con le attività produttive, sarà attuata in funzione del numero e tipo di vaccini disponibili e che rappresenta un’iniziativa di sanità pubblica, preposta alla tutela della salute del singolo e della collettività, e non un’attività finalizzata strettamente alla prevenzione nei luoghi di lavoro. In virtù di questo elemento la responsabilità generale e la supervisione dell’intero processo rimangono in capo al Sistema Sanitario Regionale e alle AUSL di riferimento.

Piani Aziendali per la Vaccinazione

L’attività di vaccinazione sarà effettuata con il coinvolgimento e la supervisione del medico competente o di altro personale medico, quale figura di riferimento delle aziende a garanzia di tutto il percorso vaccinale e che potrà avvalersi, in accordo con il datore di lavoro, di idoneo ulteriore personale medico, infermieristico e amministrativo o di strutture sanitarie private. Nell’elaborazione dei Piani Aziendali per la Vaccinazione va assicurato il confronto con il Comitato Covid previsto dal Protocollo condiviso del 24/4/2020 aggiornato il 6/4/2021.

Le procedure finalizzate alla raccolta delle adesioni dei lavoratori interessati alla somministrazione del vaccino dovranno essere realizzate e gestite nel pieno rispetto della scelta volontaria rimessa esclusivamente alla singola lavoratrice e al singolo lavoratore, evitando, altresì, ogni forma di discriminazione delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti. La raccolta delle adesioni alla campagna vaccinale deve essere organizza direttamente dall’Azienda attraverso il medico competente nel rispetto delle norme sulla riservatezza dei dati personali. La campagna di vaccinazione effettuata in ambiente di lavoro dovrà avvenire nel pieno rispetto delle misure di prevenzione anti-contagio durante tutte le fasi e dovrà inoltre essere garantito il rispetto delle indicazioni regionali per l’alimentazione dei flussi informativi (aggiornamento dell’anagrafe dei vaccinati).

Le caratteristiche della sede vaccinale sono riportate nell’allegato 1 (Indicazioni per l’allestimento della sede vaccinale) delle linee guida regionali e devono essere previsti adeguati spazi per la somministrazione del vaccino, per l’accesso e l’anamnesi e per la permanenza post-vaccinazione. Dovranno essere disponibili dispositivi medici adeguati al tipo di vaccinazione previsti nella seduta, materiali per la disinfezione e kit di primo soccorso per eventuali reazioni allergiche, compreso il carrello delle emergenze per la gestione delle reazioni gravi/gravissime come da indicazioni fornite nella DRG n. 256 della Regione Emilia-Romagna del 13 marzo 2009.

Il personale coinvolto nelle attività di vaccinazione dovrà essere debitamente formato, nel rispetto di tutte le evidenze scientifiche di volta in volta disponibili, anche attraverso la condivisione di materiale informativo coerente con gli indirizzi nazionali ed internazionali, a tale scopo sarà favorita la formazione resa disponibile nella piattaforma EDUISS – Formazione a distanza dell’Istituto Superiore di Sanità ed eventuali ulteriori iniziative di formazione predisposta a livello nazionale e locale.

MODALITÀ ORGANIZZATIVE

Le linee guida prevedono che i DdL possano, singolarmente o in forma aggregata, con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, attuare Piani Aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione nei luoghi di lavoro. Viene quindi consentita la possibilità di organizzare:

  • punti vaccinali allestiti dal DdL presso la propria struttura Aziendale per i propri lavoratori;
  • punti vaccinali allestiti presso una struttura Aziendale e condivisi tra più aziende o che aggrega più aziende;
  • punti vaccinali promossi e organizzati da associazioni di categoria, o nell’ambito della bilateralità;
  • punti vaccinali allestiti presso strutture sanitarie private.

In tutti i casi sopra indicati i punti vaccinali devono comunque essere conformi a quanto indicato nell’allegato 1.
Condizione necessaria per l’accettazione del Piano Vaccinale da parte delle AASS (compatibile con le finalità di estensione della campagna vaccinale alle Aziende) è che il punto vaccinale sia in grado di erogare un minimo di 500 vaccinazioni al giorno; la Regione potrà prendere in considerazione punti vaccinali con un numero di erogazioni prestazionali minori e comunque non al di sotto delle 300 erogazioni/die in ragione di particolari necessità locali dettate ad esempio dalla conformazione geografica e dalla densità di popolazione lavorativa.

Tutti gli oneri sono a carico del Datore di lavoro o delle Associazioni di categoria di riferimento, ad eccezione dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi), della messa a disposizione degli strumenti formativi previsti per la registrazione dell’attività vaccinale.

ITER PROCEDURALE

Come previsto dall’allegato 3 alle linee guida regionali il DdL che intende allestire un punto vaccinale presso la propria struttura per i propri dipendenti predispone un Piano Aziendale di Vaccinazione che comunica alla AUSL di competenza per sede vaccinale preferibilmente attraverso l’Associazione di categoria utilizzando il modello riportato nell’allegato 4a).

Punti vaccinali allestiti presso una struttura aziendale e condivisi tra più aziende o che aggregano più aziende

Per i punti vaccinali allestiti presso una struttura aziendale e condivisi tra più aziende o che aggregano più aziende, l’Azienda presso cui è istituito il punto vaccinale comunica alla AUSL di competenza un Piano aziendale allegando anche l’adesione di tutte le aziende che afferiscono a tale punto vaccinale utilizzando il modello riportato nell’allegato 4b. La raccolta delle adesioni alla vaccinazione dei lavoratori appartenenti alle aziende ospitate è a cura dei rispettivi medici competenti nel rispetto della riservatezza dei dati personali.

Per i punti vaccinali promossi e organizzati da associazioni di categoria o nell’ambito della bilateralità, e/o attivati presso strutture sanitarie private, la comunicazione della pianificazione delle attività vaccinali all’AUSL di competenza sarà a carico della struttura che organizza il punto vaccinale e conterrà le richieste ricevute dalle aziende aderenti, allo scopo dovrà essere utilizzato il modello riportato nell’allegato 4c.

Ogni azienda che aderisce alla campagna vaccinale organizza il reclutamento alla vaccinazione ovvero raccoglie le adesioni dei lavoratori che intendono vaccinarsi in azienda attraverso il medico competente nel rispetto delle norme sulla riservatezza dei dati personali.

APPROVIGIONAMENTO DEI VACCINI

Il ritiro dei vaccini avverrà a cura del medico competente o del personale sanitario individuato dal datore di lavoro. Chi ritirerà il vaccino dovrà garantirne la corretta gestione con particolare riferimento al mantenimento della catena del freddo.

L’approvvigionamento dei vaccini deve essere strettamente subordinato ad una attenta pianificazione da parte del punto vaccinale delle dosi necessarie.

Le dosi vaccinali saranno consegnate solo in numero tale da non creare rimanenze non utilizzate. Un punto vaccinale aziendale può accogliere anche lavoratori provenienti da proprie unità locali collocate in territori diversi rispetto a quelle dove è ubicato il punto vaccinale.

REGISTRAZIONE DELLE VACCINAZIONI EFFETTUATE

I medici competenti saranno autorizzati alla registrazione delle vaccinazioni esclusivamente attraverso il portale SOLE messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna così da mantenere allineato il Sistema Informativo dell’Anagrafe Vaccinale e quindi garantire la registrazione e la tracciabilità del dato e l’invio del certificato vaccinale aggiornato sul Fascicolo Sanitario Elettronico. Il certificato potrà essere stampato anche sul momento.

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