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Le norme sulla salute e sicurezza sul lavoro presentano talvolta margini interpretativi anche ampi: al fine di risolvere i dubbi che ne derivano, lo stesso TU ha istituito la Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro (Articolo 12 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81).

Il primo interpello del 2022 è stato pubblicato lo scorso 7 giugno e riguarda un argomento che più volte ci è accaduto di affrontare nella pratica, e in totale accordo con il parere ora pubblicato.

L’istanza di interpello è stata presentata dall’Associazione sindacale dei medici competenti (CIMO) per conoscere il parere della Commissione in merito al seguente quesito:
qualora il datore di lavoro, anche per il tramite del Servizio di Prevenzione e Protezione, abbia individuato un medico competente coordinatore ai sensi dell’art. 39 co. 6 d. lgs. 81/2008, alla riunione periodica di cui all’art. 35 chi deve essere invitato? Il solo medico competente coordinatore ovvero tutti i medici competenti?

Il dubbio nasce dal fatto che nei casi di aziende con più unità produttive, gruppi d’imprese o qualora la valutazione dei rischi ne evidenzi la necessità, il datore di lavoro può nominare più medici competenti, individuando tra essi un medico con funzioni di coordinamento, ma non era specificato se per la Riunione periodica fosse necessaria la presenza di tutti i MC oltre al Medico Coordinatore.

  • Nel circostanziare e motivare la propria risposta, la Commissione ricorda innanzitutto che:
    l’articolo 25 del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, rubricato “Obblighi del medico competente”, al comma 1, lettera i) prevede che il medico competente, tra l’altro, “comunica per iscritto, in occasione delle riunioni di cui all’articolo 35, al datore di lavoro, al responsabile del servizio di prevenzione protezione dai rischi, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e fornisce indicazioni sul significato di detti risultati ai fini della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori”;
  • l’articolo 35 del citato decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, rubricato “Riunione periodica”, al comma 1, dispone che “Nelle aziende e nelle unità produttive che occupano più di 15 lavoratori, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, indice almeno una volta all’anno una riunione cui partecipano:
    – il datore di lavoro o un suo rappresentante;
    – il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
    – il medico competente, ove nominato;
    – il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”;
  • il medesimo articolo 35, al comma 2, prevede che “Nel corso della riunione il datore di lavoro sottopone all’esame dei partecipanti:
    – il documento di valutazione dei rischi;
    – l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria;
    – i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l’efficacia dei dispositivi di protezione individuale;
    – i programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza
    – e della protezione della loro salute”;
  • il citato articolo 35, al comma 3, statuisce che “Nel corso della riunione possono essere individuati:
    – codici di comportamento e buone prassi per prevenire i rischi di infortuni e di malattie professionali;
    – obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva sulla base delle linee guida per un sistema di
    gestione della salute e sicurezza sul lavoro”;
  • l’articolo 39 del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, rubricato “Svolgimento dell’attività di medico competente”, al comma 4, stabilisce che “Il datore di lavoro assicura al medico competente le condizioni necessarie per lo svolgimento di tutti i suoi compiti garantendone l’autonomia ”;
  • il citato articolo 39 del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, al comma 6, dispone che “Nei casi di aziende con più unità produttive, nei casi di gruppi d’imprese nonché qualora la valutazione dei rischi ne evidenzi la necessità, il datore di lavoro può nominare più medici competenti individuando tra essi un medico con funzioni di coordinamento”.

Fatte queste considerazioni, la Commissione ritiene che, in ordine alla partecipazione alla riunione periodica, l’invito debba essere rivolto a tutti i medici competenti che sono stati nominati.

Il medico competente ha puntuali prerogative e responsabilità, che esercita in completa autonomia, e la sua partecipazione alla riunione periodica è fondamentale. D’altra parte, dalla normativa non si evince la sussistenza di un potere sostitutivo del medico coordinatore rispetto a ciascun medico competente nominato nell’ambito dell’unità produttiva.

Al di là delle conclusioni squisitamente giuridico-normative, che come già detto ci trovano d’accordo, la pratica concreta della sicurezza ha nella riunione periodica un momento sostanziale, del quale il MC è un elemento imprescindibile per valutare e pianificare e gestire la salute e la sicurezza dei lavoratori.

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